Il progetto Arie di Sicilia nasce dall’esigenza di scoprire, riscoprire e valorizzare il patrimonio musicale tradizionale siciliano. Il corpus risultante deriva da numerosi documenti sonori raccolti sul campo dagli etnoantropologi, da trascrizioni storiche e da una diretta ricerca sul territorio.
Il lavoro di produzione musicale, creato da Maurizio Curcio, si basa sull’esposizione del canto così come si presenta autenticamente, senza elaborarne né la linea melodica né il testo, al fine di mantenere traccia documentale della fonte, affidandola ad una voce “musicale ed espressiva”.
L’obiettivo è quello di esaltare la bellezza del canto popolare elaborando una composizione musicale elegante, emozionante e funzionale al canto stesso, sottolineando di volta in volta le peculiari caratteristiche melodiche che lo contraddistinguono.
Distaccandosi dal folklore, le composizioni vogliono permettere una maggiore divulgazione di questi canti ancestrali senza precostituirne un genere musicale ma di fatto creando un ponte culturale tra l’antico ed il moderno, alla stregua delle numerosissime contaminazioni culturali di cui la Sicilia è permeata e di cui si fanno portatrici le melodie della tradizione popolare.
Grazie al lavoro di ricerca antropologica avvenuta nei secoli scorsi da rinomati studiosi come il Favara, Meyerber, Tiby, Lomax e tantissimi altri, che hanno raccontato e trascritto un vastissimo corpus di melodie, ma anche e soprattutto grazie al lavoro di ricerca più recente effettuato dai ricercatori dell’Università di Palermo, che hanno lavorato per anni alla raccolta e catalogazione di un vastissimo repertorio nastrografico registrato sul campo, il repertorio a cui attingere è immenso e variegato.
Canti di sdegno, canti d’amore, ninna nanne, lamentazioni funebri, filastrocche, canti di lavoro e “abbanniate” sono soltanto alcuni dei generi che raccolgono al loro interno una vartietà sonora infinitamente grande.
Il progetto Arie di Sicilia è un work in progress di ricerca ed elaborazione musicale, per ridare forza e sostegno al canto popolare siciliano per secoli dimenticato, cercando di darne la più ampia diffusione possibile.
il concerto
Uno spettacolo musicale dove il canto è il protagonista in risalto, la musica ne elogia e sottolinea il ritmo, l’armonia intrinseca e la matrice stilistico-culturale.
Sul palco la formazione musicale prevede necessariamente una voce protagonista di grande qualità e bellezza, a volte più di una per sottolineare la coralità del canto stesso.
Un viaggio, un percorso sonoro attraverso le melodie raccolte sul campo dal 1800 ad oggi con un ensamble musicale che spazia dagli strumenti più tradizionali ai più moderni sistemi elettronici.
L’impatto sonoro risultante è una novità assoluta nell’ambito della musica popolare siciliana, una miscela che tiene incollato lo spettatore di fronte ad un momento sonoro avvolgente, ricco e inconsueto ma allo stesso tempo semplice e minimalista.
Con l’ausilio di video-proiezioni lo spettacolo assume una atmosfera di grande impatto visivo oltre che sonoro.
I video, contenenti elaborazioni originali realizzate da video-artisti contemporanei ed elaborazioni visive che raccolgono frammenti storici, luoghi e volti, ricollegano i canti ai luoghi, ai momenti, ai colori della terra di Sicilia.
Elaborati in sincronia con la musica coinvolgono lo spettatore in una esperienza immersiva ed a tratti cinematografica.
i protagonisti
Sotto la direzione musicale di Maurizio Curcio, compositore polistrumentista e produttore musicale, l’ensamble è formato da musicisti di grande caratura.
L’attenzione cade sulla originalissima e puntuale voce della giovanissima Roberta Scacciaferro, una voce che si fa notare sin dalle prime note, un timbro caratteristico in grado di dare enorme risalto alle melodie siciliane mantenendone inalterate le caratteristiche ancestrali con una esposizione espressiva vastissima riuscendo a coprire, con colori che spaziano dalla dolcezza della ninna nanna alla rabbia estrema della lamentazione funebre, un repertorio di non facile esecuzione.
I musicisti che accompagnano Maurizio Curcio e Roberta Scacciaferro sono stati scelti tra i migliori musicisti oggi presenti sul territorio siciliano e sono Romina Denaro al contrabbasso, Giancarlo Parisi ai fiati e Alessandro Librio alla viola e al violino.
brevi cenni biografici
Il progetto Arie di Sicilia nasce nel 2009 con la pubblicazione del disco omonimo del progetto “Arie di Sicilia” prodotto da Maurizio Curcio e con le interpretazioni vocali di Oriana Civile, presentato in concerto in numerosi festival internazionali come Voix de Femmes a Bruxelles e Liegi, Salina Music Festival e Insulae a Catania riscuotendo l’attenzione sia della critica che del pubblico.
Arie di Sicilia ottiene velocemente un discreta notorietà con articoli su numerosi organi di stampa con diverse recensioni e presenze su importanti playlist e sul web, ottenendo oltre centomila visualizzazioni su youtube, ma inaspettatamente nel 2015 Oriana Civile abbandona il progetto.
La ricerca di una nuova interprete è stata molto lunga e laboriosa ma anche fortunata. La scelta è caduta sulla giovanissima e bravissima Roberta Scacciaferro, che ha dimostrato grandissima professionalità e cura nello studio di questo complesso e variegato repertorio, reincidendo tutte le tracce della raccolta che saranno presenti nella nuova raccolta prossima alla pubblicazione.
Alcuni dei brani registrati sono stati utilizzati come colonna sonora in molteplici corto e lungometraggi, come: Ogni santo giorno di Ruggero di Maggio, prodotto per il Comune di Palermo; la serie di documentari La Sicilia svelata di Jean Paul Barreaud; Chronicle of a summer in Europe del regista Kristian Kiehling, vincitore del Lighthouse International Film Festival di Long Beach Island negli USA.
Nel Settembre del 2017 il nuovo concerto con Roberta Scacciaferro e con un ensamble formato da Giancarlo Parisi, Romina Denaro, Alessandro Librio e Maurizio Curcio viene presentato al teatro Biondo di Palermo, utilizzando anche un grande ledwall per la proiezione dei video realizzati da Maria Cangemi e Gabriele Gismondi, riscontrando un forte apprezzameno da parte del pubblico.
Più recentemente il progetto è stato ospitato in concerto presso la Valle dei Templi ad Agrigento in occasione del 150 anniversario della morte di Luigi Pirandello quale colonna sonora per l’assegnazione del premio letterario “Luigi Pirandello 2017 assegnato a Toni Servillo, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Arie di Sicilia nel 2018 ha innaugurato la riapertura del Palazzo dei Congressi di Agrigento per il festival del “Mandorlo in Fiore”, ed è stato ospite dei festivals “Le Fate” al parco archeologico Kaukana e “Alturestival” sulle Madonie.
Sempre nel 2018 un gruppo di studenti della Berklee University hanno studiato ed eseguito due brani in occasione dell’International Folk Fest al Berklee Performance Center in rappresentanza della musica siciliana con l’esecuzione di due brani interpretati da Paola Munda.